I filtri per nebbie oleose sono utilizzati negli impianti di aspirazione per depurare le particelle di composti oleosi che rimangono in sospensione nell’aria, dei loro prodotti di decomposizione e degradazione termica e ossidativa.

Gli impianti di aspirazione ed i filtri per nebbie oleose sono molto importanti perché è stata ampiamente dimostrata la loro pericolosità con relativa associazione ad una serie di malattie più o meno gravi come ad es.: dermatiti da contatto ed allergiche; asma bronchiale; riniti; tumori benigni e maligni al naso, allo scroto, ai polmoni e alla laringe, ecc..

Esistono diverse tipologie di soluzioni impiantistiche e di filtri per nebbie oleose che possono risolvere positivamente il problema; si va dai piccoli moduli da installare a bordo macchina con ricircolo dell’aria depurata in ambiente ai filtri di maggiori dimensioni per impianti di aspirazione centralizzati con portata complessiva medio – alta.

Il banco aspirante è un’ottima soluzione di prevenzione sia perché fornisce un piano di lavoro comodo e utile all’operatore, sia perché rappresenta una valida soluzione alla protezione degli operatori dai fumi e dalle polveri prodotte durante le lavorazioni di:

• carteggiatura metalli o materiali compositi
• molatura metalli e trattamenti superficiali
• saldatura metalli, compositi o plastici
• sbavatura e scartatura metalli

Il banco aspirante è normalmente dotato di un piano di appoggio composto doghe di acciaio tubolare, tagliate a misura e montate in modo da unificare la portata e la capacità di aspirazione sul piano di lavoro.

Le doghe sono dimensionate per avere una elevata portata in peso e sono facilmente asportabili per effettuare la manutenzione o nel caso cadesse accidentalmente un corpo estraneo.

Il fumo e le polveri vengono aspirate attraverso il piano di lavoro che viene tenuto in depressione dal flusso aria verso l’interno del banco.

Le polveri più pesanti grazie alla progettazione dei flussi interni vengono depositate nel cassetto di raccolta e quelle più leggere nel sistema di filtrazione.

Il cassetto di raccolta può essere facilmente estratto a mano e svuotato oppure aspirato con un aspirapolvere industriale.
Aspiratore e sistemi di filtrazione possono essere inseriti nella struttura o in alternativa posizionati all’esterno e collegati attraverso una tubazione.

Nel caso del banco aspirante con filtri integrati, gli stessi sono facilmente estraibili per il cambio da un portello laterale.

E’ noto che durante il processo di saldatura dei metalli, a seconda della tecnica messa in atto, si generano fumi, polveri e gas contenenti decine di diverse sostanze chimiche e nocive, prodotte dallo stesso materiale lavorato che rimane sospeso nell’aria sotto forma di particelle metalliche o derivati del metallo (per esempio ossidi).

L’esposizione continua ai fumi di saldatura può causare numerosi problemi agli operatori perchè quando vengono inalati, sono assorbiti attraverso i polmoni nel sangue, nelle cellule nervose del cervello, nel midollo spinale ed in altri importanti organi, causando gravi effetti sulla salute a breve che a lungo termine.
Tutti i rischi evidenziati in precedenza possono essere ridotti drasticamente utilizzando i giusti sistemi di aspirazione e filtrazione quando necessario.

Ogni saldatore esperto sa che il modo più efficiente per controllare i fumi di saldatura è di catturarli alla fonte, il più vicino possibile alla sorgente di emissione prima che essi attraversino la zona di respirazione dei lavoratori o che si disperdano nell’ambiente di lavoro.

La scelta del sistema di aspirazione viene effettuata soprattutto in funzione delle dimensioni dei pezzi e delle necessità produttive; Le soluzioni potrebbero essere :

• Braccio aspirante, singolo o inserito in impianto centralizzato
• Banco aspirante con piano aspirante e pareti di contenimento o braccio di aspirazione
• Depuratore portatile con grado di filtrazione HEPA 99,95% e carboni attivi

Applicazioni come verniciatura, pulizia e lavaggio di pezzi con prodotti chimici a base di solventi possono produrre una notevole quantità di esalazioni ed overspray contenenti sostanze che se assorbite dai polmoni possono causare effetti immediati e collaterali anche molto gravi come irritazioni, giudizio alterato, mal di testa, vista annebbiata e nei casi più gravi danni al fegato e al sistema nervoso centrale.

Una ventilazione adeguata la parte più importante della soluzione, infatti le esalazioni devono essere catturate prima che possano raggiungere la zona di respirazione del verniciatore e successivamente vanno filtrate con un sistema che preveda diversi stadi filtranti con uno finale a carboni attivi, per poi essere espulse all’esterno del locale produttivo.

Le soluzioni potrebbero essere :

• Cabina verniciatura industriale aperta o parete aspirante a secco

• Cabina verniciatura a tunnel con copertura estensibile / compattabile

• Mini cabina verniciatura industriale a secco con piano di appoggio

I gruppi filtranti a maniche sono progettati per l’abbattimento a secco di fumi, polveri e scorie con granulometria fine e media derivanti da varie tipologie di lavorazioni industriali e professionali.

Rispetto ai filtri a cartucce questa tecnologia è consigliata per impianti di grande portata, nei settori del legno, meccanico, minerale, trattamento dei metalli, ceramico, cartario, plastico, siderurgico o dei rifiuti.

L’applicazione di questi filtri garantisce la qualità dell’aria dell’ambiente di produzione e la protezione di chi vi lavora.
Il filtro a maniche è costituito da moduli composti da pannelli autoportanti costruiti in robusta lamiera di prima scelta.

Il modulo principale del filtro a maniche contiene il vero cuore filtrante della macchina ed è diviso in due sezioni: il modulo superiore di aspirazione con un sistema di pulizia ad aria compressa completamente automatizzato e il modulo centrale che alloggia la sezione filtrante con le maniche ed i cestelli.

Le maniche filtranti sono cilindriche con fondello da una parte e sistema di montaggio SNAP RING dall’altra che ne permette il rapido montaggio e smontaggio dal piano maniche e la perfetta tenuta della manica alla polvere, realizzate in tessuto aramidico, idrorepellente e con trattamento anti acido base; particolarmente indicate nelle filtrazioni di polveri abrasive di media granulometria, in ambienti anche aggressivi per acidi deboli, ma secchi, a temperature che arrivano fino a 180°.

Questo tipo di tessuto consente una migliore efficienza di filtrazione e perdite di carico inferiori rispetto ai tessuti tradizionali quali per esempio il cotone.

All’interno delle maniche verranno inseriti dall’alto dei cestelli costruiti in filo di acciaio zincato che hanno la funzione di tenere la manica aperta, visto che il filtro lavora in depressione. I cestelli sono completi di coni venturi studiati in base all’utilizzo, la lunghezza della manica. I coni venturi sono montati sui cestelli con guarnizione di tenuta e hanno la specifica funzione di aumentare l’efficienza del colpo di aria della pulizia automatica.

Il flusso dell’aria inquinata entra nell’intercapedine attraversa le maniche filtranti dall’esterno verso l’interno catturando le stesse polveri. L’aria filtrata passa poi nel modulo superiore verso l’aspiratore per essere poi scaricata verso l’esterno.

I gruppi filtranti a cartucce sono progettati per l’abbattimento a secco di fumi, polveri e scorie con granulometria fine e media derivanti da varie tipologie di lavorazioni industriali e professionali.

L’applicazione di questi filtri nella vostra azienda garantisce la qualità dell’aria dell’ambiente di produzione e la protezione di chi vi lavora.

Il filtro a cartucce è costituito da moduli composti da pannelli autoportanti costruiti in robusta lamiera di prima scelta.

Il modulo principale del filtro a cartucce contiene il vero cuore filtrante della macchina ed è diviso in due sezioni: il modulo superiore di aspirazione con un sistema di pulizia ad aria compressa completamente automatizzato con temporizzatore programmabile e il modulo centrale che alloggia la sezione filtrante con le cartucce che possono essere in diversi tipi di materiale come poliestere cellulosa o poliestere antistatico.

Il flusso dell’aria inquinata entra nell’intercapedine attraversa le cartucce filtranti dall’esterno verso l’interno catturando le stesse polveri. L’aria filtrata passa poi nel modulo superiore verso l’aspiratore per essere poi scaricata verso l’esterno mentre i residui bloccati cadono nell’apposito bidone di raccolta con ruote.

Le centraline a carboni attivi sono macchinari che servono per il trattamento del aria inquinata prelevata dalle cappe delle cucine, ristoranti, mense di comunità e tramite l’utilizzo di carbone attivo sono in grado di deodorizzare e filtrare odori e particelle di grasso.

Le centraline a carboni attivi catturano fisicamente le particelle di grasso e di fumo tramite filtri con maglia di tela diversa e tramite il carbone attivo che di persè è una sostanza porosa riescono a catturare i residui di grassi e di fumi prodotti dalla cottura di alimenti.

Tramite una serie di filtri (con classe di filtrazione G4 oppure F8) e un numero variabile di cartucce a carbone è possibile aspirare i fumi dalla cappa aspirante e tramite un ventilatore centrifugo di adeguata capacità aspirante espellere il tutto in atmosfera tramite il camino di espulsione, oppure in qualche caso anche espellere direttamente all’esterno locale cucina.